La plastica, al giorno d’oggi, è in cima alla lista dei problemi principali d’inquinamento mondiale.
Un gruppo di ricerca formato da Purdue University (USA), Universidad Tecnològica de querètaro (Messico) e Centro de Ingenierìa y Desarollo Industrial (Messico) ha trovato il modo di utilizzare i sacchetti di plastica per produrre batterie al litio.
Questi sono stati eliminati dal commercio circa dal 2017, ma la plastica rimane una problematica importante da sottovalutare.
Nel 2010, prima che ne vietassero il commercio, sono stati conteggiati 98.6 milioni di sacchetti di plastica, ovvero 198 sacchetti a persona, di cui una gran parte saranno finiti sicuramente nei nostri mari.
I ricercatori, cercando di trovare una soluzione a tutto ciò, hanno scoperto come trasformare la plastica in trucioli di carbonio che potrebbero essere utilizzati come anodi delle batterie agli ioni di litio.
La tecnica consiste nell’immergere i sacchetti di plastica di polietilene nell’acido solforico per poi scaldare, fino a sfiorare la temperatura di fusione, il composto.
Questo trattamento modifica la struttura chimica delle buste, in modo che la plastica può essere riscaldata a una temperatura di 1600° F. senza vaporizzarsi in gas pericolosi ma trasformandosi in carbonio puro, utile per produrre anodi delle batterie agli ioni di litio.
Il risultato è stato stupefacente, la batteria, in termini di prestazioni può essere paragonabile alle batterie in commercio.
Il trattamento, però, non è considerato il migliore in termini ambientali e potrebbe ridurre significativamente il guadagno economico ottenuto dall’immagazzinamento di energia, quindi rimangono molte incertezze.