Nikola Tesla, nato nell’attuale Croazia nel 1856, è stato un inventore, fisico e ingegnere elettrico, riconosciuto per il suo lavoro in campo tecnico-scientifico e in particolare per i contributi nel campo dell’elettromagnetismo. Le sue invenzioni hanno cambiato la vita quotidiana delle persone del XX secolo.
Nel mondo attuale, molte delle azioni quotidiane che compiamo, a partire dall’ accensione dei nostri cellulari, frigoriferi, condizionatori eccetera, è reso possibile grazie a Nikola Tesla. Infatti, circa 100 anni fa, egli pose la basi per costruire robot, radio, telecomandi e addirittura riuscire a trasmettere immagini e foto senza l’utilizzo di fili: diciamo un precursore dell’attuale Wi-fi.
Il suo sogno era utilizzare il vento e il sole come fonti di energia, per fornire energia gratuita a chiunque ne avesse bisogno.
Ma Tesla, sebbene ebbe un grande successo ai suoi tempi, non è ricordato allo stesso modo di Thomas Edison per esempio, suo contemporaneo.
Tesla infatti agli inizi del XX secolo era acclamato persino dal New York Times come “il nostro elettricista più grande persino di Edison ed era osannato da milioni di americani.
Come molti geni stravaganti, aveva una immaginazione fertile, ma incontrollabile. La fonte della sua genialità fu proprio la sua utopia, che lo portò alla rovina.
Nel giugno del 1884, Tesla arrivò a New York ventottenne, rientrando nei milioni di immigranti che iniziarono a trasformare la società americana.
Aveva con sé poche monete e solo delle lettere di referenze da mostrare al suo ispiratore, Thomas A. Edison, che a 35 anni era già un inventore di successo; grazie alle sue lampadine incandescenti è diventato un eroe per il popolo che abbandonò per sempre le lampade a gas.
Tesla un giorno andò all’ufficio di Edison portando con se una scoperta della quale Edison gliene sarebbe stato grato per sempre: la corrente alternata.
Sotto terra si diramavano 24 km di rame, la prima rete elettrica creata da Edison.
Le sue centrali avevano un solo piccolo grande difetto: producevano corrente continua ma solo per distanze non superiori a 1 km.
E la corrente alternata poteva finalmente eliminare il problema delle brevi distanze, rivoluzionando il sistema energetico americano.
Tesla aveva già immaginato questo motore a corrente alternata ben 2 anni prima di aver conosciuto Edison.
Sin da piccolo dimostrava di possedere capacità straordinarie nell’arte dell’invenzione. Prima di compiere 6 anni, creò un motore formato da un perno rotante alimentato da scarabei, come lui stesso scrisse: ” volevo sfruttare l’energia della natura a servizio dell’uomo”. La sua immaginazione era tale da non riuscire sempre a separare la realtà dall’immaginazione.
Soffrì sin da piccolo di visioni involontarie che confondevano la sua visione della realtà, ma rafforzarono il suo dono eccezionale per le invenzioni.
All’età di 12 anni, fece un percorso psicologico per controllare la sua mente e allontanare le immagini indesiderate. Raggiunti i 17 anni affina le sue capacità visive ma, quando aveva un’idea, al contrario di prima, non si precipitava subito a costruirla, ma si occupava prima di sistemarla nella sua immaginazione, per poi realizzarla. All’età di 20 anni si notavano le sue doti per lo studio, per la sua indiscutibile memoria fotografica, così che vinse una borsa di studio all’università tecnica di Graz, in Austria.
Era uno studente modello, ma al contempo lo attraevano i misteri dell’elettricità: fece il primo tentativo di creare un motore a corrente alternata che non creava fumo, cattivo odore e rumore fastidioso. Infatti aveva immaginato un motore composto da elettromagneti in grado di generare corrente alternata senza il bisogno di sfregare i vari componenti tra di loro.
Credeva di poter avere successo grazie alla collaborazione con Edison, nel caso fosse riuscito a costruire il motore a corrente alternata.
E finalmente nel 1884 presentò la sua invenzione a Edison a New York City; era un periodo di forte fermento per le invenzioni tecnologiche e lui sperava di esserne annoverato.
Edison, tramite una lettera di referenze, lo assunse subito. Si notarono presto le differenze tra i due personaggi: Tesla era un ingegnere teorico, ben istruito, che voleva capire come funzionava l’elettricità, conoscendo bene la matematica, mentre Edison era più pratico, e puntava di più a far funzionare un apparecchio elettrico per poi venderlo, diventando famoso anche per i suoi svariati tentativi ed errori.
Tesla si occupava di creare generatori, per 20 ore al giorno 7 giorni su 7 ed Edison gli disse che non aveva mai avuto un operaio instancabile come lui.
Ma quando Tesla mostrò il progetto di corrente alternata a Edison, egli non gli diede ascolto, e anzi lo scoraggiò.
Tesla, colpito nell’orgoglio, decise di licenziarsi e si mise a lavorare in proprio a brevettare progetti di lampade per due imprenditori del New Jersey, che però lo truffarono nei brevetti e lo lasciarono senza un centesimo. Quando si trattava di affari Tesla era proprio ingenuo.
Pur di sopravvivere, trascorse l’inverno successivo a scavare buche per 2 dollari al giorno. Aveva il cuore spezzato per via di Edison, e cominciò a pensare che la sua istruzione superiore nella scienza, meccanica e letteratura non gli servisse un granché. Ma quella primavera qualcosa cambiò; due investitori vennero a conoscenza che aveva lavorato per Edison e diedero a lui una possibilità, diventando soci e affittando un laboratorio per perfezionare la sua invenzione, sperando di farla fruttare per milioni di dollari. Ma l’avventura finì male in quanto i 2 soci lo derubarono dei suoi brevetti.
Nel frattempo George Westinghouse, inventore del freno pneumatico per ferrovie, guadagnò molto denaro e, fu attirato dall’elettricità. Non appena vide Tesla pensò:” quest’uomo è un gioiello…”.
Per prima cosa ricomprò i brevetti di Tesla, che gli erano stati rubati con l’inganno dai suoi ex soci. Poi insieme si misero a costruire i motori di Tesla a Pittsburgh, motori che avrebbero potuto trasportare grandi quantità di energia per lunghe distanze.
Il problema maggiore era rendere l’invenzione un successo commerciale, perché il principale concorrente era proprio Edison.
Purtroppo anche il suo attuale socio non poté disporre di tutti i capitali necessari a commercializzare l’invenzione, e di fatto Tesla fu ancora una volta lasciato solo.
Tesla rinunciò alla gratificazione economica pur di vedere la sua invenzione essere realizzata e commercializzata nel mercato. Grazie a questo atto di generosità da parte di Tesla, la sua invenzione cambiò la vita di milioni di americani.
Tesla, nonostante le sue brillanti invenzioni, non diventò mai ricco.